… e la scuola riprende il via
Eccoci: si riparte! Si stanno riaprendo un po’ ovunque le scuole: è ai nastri di partenza un nuovo anno scolastico.
Se la malinconia per l’estate definitivamente archiviata non ci fa saltare di gioia, siamo comunque contenti del fatto che sarà diverso dagli ultimi anni che lo hanno immediatamente preceduto. Decisamente un cambio favorevole. È così e vogliamo credere che continui a esserlo.
Niente mascherine, niente dad, niente doppi turni, niente seminari on line. Si ritorna a progettare uscite didattiche, campi scuola e pcto in presenza.
I bimbi dell’Infanzia potranno essere presi in braccio dalle maestre e conoscere le emozioni scorgendo le espressioni dei loro volti. Finalmente vedranno i sorrisi, si riaffaccia la piena socializzazione.
Non è proprio un “tana libera tutti”: alcune accortezze è bene mantenerle, come quella di igienizzare spesso le mani, che è una sana norma, buona un po’ per tutto.
Ma la pandemia è uno spauracchio dietro le spalle. Certo, altre difficoltà ci accompagnano nella storia quotidiana: quando e a quale temperatura saranno accesi i riscaldamenti quest’inverno. Ci penseremo a tempo debito, sottolineando che un po’ di risparmio energetico dovrebbe in ogni caso far parte del nostro stile di vita. Un buon argomento per la recuperata (menomale!) Educazione Civica.
Un anno nuovo, inedito, pieno di occasioni per apprendere, per conoscere, per crescere. Tra innamoramenti e litigi, studio “matto e disperatissimo” (no, mi raccomando! Per questo vale la buona regola della cucina: q. b.), ansia da verifiche orali, imitazione dei prof e scherzi dai compagni: riprende il via quell’ambito di vita che prende larga parte dei nostri anni, per tutti fonte di fatica e di sudore, ma anche di bei ricordi ed esperienze fondamentali.
Allora buon anno a tutti. Agli studenti, perché sappiano assaporarlo in pieno, traendo profitto da ogni spunto, affinché sia una straordinaria occasione di maturazione umana oltre che culturale. Ai professori, perché siano mossi dalla passione per gli studenti e poi per lo studio, affinché sappiano crescere coi loro alunni, non sentendosi mai arrivati, ma sempre in gioco (certo che se fossero pagati meglio saremmo tutti più contenti). A tutto il personale del mondo scolastico, che muove e sta intorno a tutto questo, perché scelte illuminate, dedizione e buona volontà siano l’anima di ogni azione.
Quindi non resta che dire: pronti, partenza, via!
“Si capisce bene cos’è una scuola quando la viviamo come se fosse il luogo dove si entra competitivi e, dopo aver lavorato e studiato insieme, si esce rispettosi degli altri e tolleranti” (Mario Lodi).