Qualcosa… Qualcuno…
Razionalità ed emozioni. Emozioni e razionalità. Due moti dell’animo all’apparenza opposti, ma che possono coesistere. Il cuore che scruta la mente, la mente che si permea dell’istinto del cuore. Racconterò storie vissute con l’esclusivo e, non lo nascondo, ambizioso desiderio di suscitare nel lettore una reazione, che non sia, mi auguro, quella dell’indifferenza.
Per come la vita di ognuno, pur non volendo, sembra quasi essere diventata la matrice o la conseguenza della vita dell’altro, tali e tante sono le circostanze in cui il destino si diverte ad incrociarle, condividerne gli spaccati della quotidianità, i rumori di fondo e le spesso misteriose logiche che ne rappresentano l’essenza, significa aprirsi ad una prospettiva di condivisione e di positiva solidarietà di sentimenti.
Quante volte città e paesi ci restituiscono avvenimenti che dapprima metabolizziamo in modo passivo, come una sorta di autodifesa, per poi renderci conto che, invece, stanno parlando proprio a noi, spettatori ben trincerati dietro il sipario di un comodo anonimato?
Ecco, dunque, il senso concreto che intendo attribuire a questa iniziativa: guardare con occhi diversi il mondo che mi passa accanto, che spesso mi sommerge, che altrettanto mi delude, ma del quale mi sento in dovere di essere testimone e di lasciare una traccia, sia pur essa impercettibile. In altre parole, il guardare con occhi diversi si riassume nel consentire al pensiero di beneficiare in via definitiva del suo mezzo di deambulazione per eccellenza: la scrittura.
Un pulviscolo in una galassia smisurata come quella del web, mi si dirà. Ben venga, a maggior ragione che la lettura di ogni storia finirà ancor prima di cominciare, lunga, infatti, non più di un cameo. Ma anche attraverso poche righe è possibile suscitare un’emozione.
A proposito, invece, di razionalità, nel sito trova spazio anche un blog specifico che si riconduce direttamente al mio ambito di attività professionale. Il titolo è al tempo stesso un ossimoro e una provocazione: “Il bullone telematico”.
Un viaggio nel mondo del lavoro che fu, orientato al domani, oppure un percorso che racconta e analizza gli scenari del lavoro di oggi e soprattutto del futuro, ma senza trascurare quanto il passato ci abbia insegnato e lasciato di buono?
A chi vorrà seguirmi affido la risposta più pertinente.